Moehringer ci porta nella sua infanzia, ce la fa toccare, poi ce la toglie da sotto le mani, come è successo a lui.

Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine
Moehringer ci porta nella sua infanzia, ce la fa toccare, poi ce la toglie da sotto le mani, come è successo a lui.
La lumaca sbrocca e va a Casablanca a farsi operare perché vuole diventare un colibrì, tipo.
Il maresciallo ci vede a lungo, non gli sfugge niente, ci vede a lungo e sentenzia: “Qui gatta ci vetta”.
Concorsi di bellezza, trasmissioni radiofoniche, jet-set e la penna di Nick Hornby. Dovrebbe bastarvi, insomma.
Il mondo è fatto scale, su ogni gradino c’è un maiale.
Molta atmosfera, molto vino, molto maschio (con un po’ di raschio).
Spaccio internazionale a cavallo tra USA e Giamaica. Esordio alla penna di Fabio – Juniaman – Bonaldo.
Un miscuglio di musica e cultura pensato bene ma disegnato un po’ a cazzo.
Due racconti belli del solito Benni, uno reale, uno fantastico.
Da sempre, la morte fa come glie pare. E infatti all’improvviso decide che nessuno morirà più. E adesso?
Il seguito di Dannazione, il ritorno di Madison “Desert Flower – Rosa Parks – Coyote Trickster” Spencer.
Il mito dei bambini che nascono buoni e diventano cattivi solo per colpa degli adulti viene abbattuto da Niccolò, che ambienta in una Sicilia popolata di soli bambini un romanzo da day-after.