Collocazione geograficamente approssimativa
Sono cresciuto a Lavinio, frazione di Anzio, in provincia di Roma. Precisamente Lavinio Stazione, o Lavinio Scalo.
Istruzione (pt.1)
Insomma sono nato ai bordi di periferia, dove i tram non ci sono mai stati, e lo scalo è quello del treno regionale Roma-Nettuno che io prendevo per andare a scuola. E sotto al regionale una volta ci è finito un ragazzino della mia età che era appena sceso e probabilmente stava facendo il cazzone con i suoi amici ancora a bordo, e allora alla tragedia si è aggiunto il fatto che il ragazzo ascoltasse i Metallica, come scritto ovunque sul suo diario, e che quindi non bisognava ascoltarli più perché quelli sono gruppi del demonio che incitano i ragazzi a buttarsi sotto i treni.
E quindi chi lo dice che il paese non è un bell’ambientino, libero da congetture ed aperto mentalmente? Eh, chi lo dice?
Istruzione (pt.2)
Ma torniamo a bomboclat. Dopo aver con brillantina (Gomgel gialla, per la precisone: barattolo da 1 kg. E sì, ora sono calvo….) conseguito il diploma di maturità scientifica nel lontano tantotempofà, mi sono aggirato tra varie facoltà dell’università La Sapienza di Roma, senza capire mai cosa ci facessi lì e per fortuna senza mai essere colpito in testa da proiettili sparati da Scattoni vari. Poi il servizio militare obbligatorio mi ha tolto le castagne dal fuoco.
La leva è stata una cosa bellissima, e quello che ho imparato facendo il militare in Marina é che per servire il tuo Paese, la tua Patria, bisogna imbarcare le macchine nel traghetto Caremar che va da Anzio a Ponza.
Esperienze all’estero
Misi nella valigia tutto quanto imparato fino a quel momento (e infatti la valigia era piuttosto scarica) e partii alla volta dell’Inghilterra perché come fai a trova’ lavoro se non sai parla’ l’inglese? E infatti alla bigliettaia di Liverpool Station chiedevo two tickets e la signora capiva three e io capivo che sarebbe stata molto dura. Una volta arrivato a Manchester capii anche che la delinquenza di Lavinio aveva ancora molto da imparare, soprattutto in materia di furti ed aggressioni gratuite. Conobbi l’ignoranza da vicino, conobbi le vasche idroponiche da vicinissimo, ma conobbi anche tanti negozi di dischi, e andai ad uno svario di concerti e serate chettedicoférmate; ma soprattutto imparai la lingua. Ora sì che ero pronto per tornare in Italy e diventare amministratore delegato di una multinazionale.
Carriera
Dopo due anni da operaio metalmeccanico l’azienda chiuse perché spostò la produzione in Repubblica Ceca dove ovviamente la gente parlava meglio l’inglese, ma io per fortuna trovai l’ammore e ciò mi portò a non commettere atti eclatanti quali iscrivermi ai teroristi per manifestare l’odio verso un nemico astratto.
Attualmente sono un tecnico informatico (in realtà non ci capisco un cazzo, ma se parli complicato la gente pensa che sei fortissimo e ti chiama àkker) che lavora tutti o quasi i giorni che il Signore manda, per portare il grano nella macina alimentatata dal mulino in cui scorre il ruscello dell’amore della mia famiglia bellissima.
Flashback
Da prima ancora di partire soldato, come si suoleva dire una volta, ho coltivato ma poco innaffiato il sogno di diventare una star della musica. Ma imparare a suonare il basso mi è risultato tremendamente difficile. E poi il basso pesa, ci vuole il fisico. A cantare mi faccio schifo anche quando fischietto. Allora ho fatto la cosa più facile, cioè il rap.
I dettagli della mia carriera nel mondo rap li trovate qui, nella pagina La Sierpe.
Conclusione
Ho deciso di tirare sù questo superfantastico blog così venderò spazi pubblicitari e banner a Google e farò camion di lingotti d’oro stando qui a sparare cazzate su libri che ad un certo punto nemmeno leggerò più. O al limite mi andrò a guardare la trama su Wikipedia o pagherò qualcuno per leggerli al posto mio. Per non parlare poi delle ospitate nei talk-show…
Haicapitochevolpe, haicapitochevolpe, haicapitochevolpe? (cit. Vito Catozzo)