Il libro ignorante è un blog che parla di libri. Che poi sarebbero quei mattoncini di carta o di cartone con dentro una cifra di pagine con le scritte tutte piccole piccole che noncisicapisceniente.
Ne ho letti molti nel tempo senza riuscire ad elevarmi culturalmente, senza riuscire a modificare la mia indole buzzurra: in sostanza, sono rimasto ignorante.
Però mi sono accorto, dal basso della mia misera condizione, che esistono libri ignoranti come e più di me.
Quindi.
Se leggendo questo vi siete già fatti un’idea, potete già cominciare a dare un’occhiata al blog, oppure, e vi capisco, abbandonare il sito.
Se invece volete maggiori dettagli sulla parola ignoranza, che tanto si sente in rete, consultatene la definizione, qui.
In ultima battuta, se proprio non avete di meglio da fare, o vi sto proprio simpaticissimo perché vi portate dietro dei problemi irrisolti, continuate a leggere sotto e buon divertimento.
Perché?
Il libro ignorante è il libro adatto ad una persona non particolarmente colta: senza gusto raffinato, palato sottile, becco fino, occhio attento, naso dritto, busto eretto, piede buono e gomito alto.
Il libro ignorante ha tanta ciccia e pochi fronzoli. E poi ha un numero di pagine che può variare da poche a tante. Ma se sono poche è meglio, perché il lettore ignorante non è che ha tutto questo tempo da perdere appresso a libri pesanti (i cosiddetti tomi lee jones) pieni di parole inutili che servono solo all’autore per darsi un tono con me che sono ignorante.
E poi.
Il libro ignorante ha spesso un autore ignorante, ma, come si capisce dall’avverbio “spesso”, questa non è un’equazione. Anche un signore distinto e di certificata classe, con pedigree completo di quadruplo nome e tutto, potrebbe scrivere un libro ignorante. Sarebbe un mezzo miracolo, ma potrebbe accadere. Qui non si hanno pregiudizi.
Va da sé che a volte l’ignoranza non risiede nel libro o in chi l’ha scritto, ma in chi lo legge. Che è spesso il caso di questo blog. Ed è capitato e capiteranno infatuazioni tra libro colto e lettore ignorante, perché a quale membro della plebe non piacciono le principesse? Ma poi si sa: veniamo da due mondi troppo diversi, non potrebbe mai funzionare, meglio rimanere solo amici, tu sulla libreria, io in cucina. Io faccio finta di averti letto, così, senza chalance, e tu fai finta di essere stato letto da me, ok?
Ok, però concludiamo.
Il libro ignorante è un libro che non per forza disegna scie chimiche nel cielo della tua consapevolezza, ma comunque ti lascia un segno addosso, ti strattona in un viaggio che magari non volevi fare, ti dà risposte a domande che non hai fatto, ti riconosce in libreria e ti segue in casa, ti fissa dal comodino, ti abbassa la tavoletta del cesso, e non si fà mai i cazzi suoi perché non sa stare al suo posto. Ti impara l’ignoranza, in sintesi.
Il libro ignorante è ignorante e basta, come quell’ignorantissima parte di te che tenti di soffocare leggendo.