La Schiappa è entrata in casa con questo libro qui per colpa/merito della maestra di Italiano. E siccome il primo episodio è piaciuto parecchio e la mia pùera ama strafare, decide di affondare il coltello e di spararsi tutti gli altri libri della serie. Approdiamo così a questo volume che si chiama:
Si salvi chi può
Lei comincia a leggere e tutto bene, tutto ok, fuori il tempo è bello, dentro anche, gli uccellini cantano, le cicale suonano, i minuti trascorrono sereni e leggeri, ma poi all’improvviso la fanciulla sia alza in piedi, eh no!, urla, si indigna, non si capacita, chiede conferme, arrivano le conferme, ma come è possibile, e poi sentenzia io questo schifo non lo leggo! e butta a terra il libro. Ora: mia figlia ha un approccio alle cose molto teatrale, chenesò forse a mia insaputa ha studiato il metodo Stanislavskij però qui effettivamente la cosa che accade è brutta – ma no brutta normale, proprio bruttabrùtta. E la cosa orribrùtta succede a pagina 48, come documentato da questa sequenza di immagini che nemmeno WikiLeaks.
Ho segnalato anche la cosa alla casa editrice (Il Castoro) con questo post scritto dalla pagina Facebook ma non ho ricevuto risposte, scuse, rimborsi, viaggi premio, weekend da sogno in una Spa, libri omaggio, niente. Non ho ottenuto un cippa di castoro, diciamo.
Poi vabè la situazione è rientrata, e dopo una serie di aò, papà il libro l’ha pagato, mo too leggi sennò io un altro non too compro… la ragazza ha ripreso la lettura, e sembra che il resto le sia anche piaciuto, quindi bravi tutti. Anzi quasi tutti. Perché ecco, cara Editrice Il Castoro, io te guardo – me vedi? Ecco. Riga dritto perché te sto a guarda’…
Vissero schiappe e contenti.
Ciao.